Un’opera identitaria per la città aretusea, non solo per i/le fedeli, è pure simbolica. Il quadro di santa Lucia è una creazione di Rasty, artista che ama Siracusa e ne tiene alto il valore. Questi, con la moglie, si chiede come quest’opera possa essere collocata, in modo da renderla fruibile per la collettività, sia siracusani/e, sia turisti/e, sia viaggiatori/trici.
Riferimenti dell’opera sulla vita della santa
Essa rappresenta la patrona siracusana incoronata dagli angeli: un aspetto che rappresenta la giustizia divina. La corona infatti presenta incastonato lo smeraldo, rimandante a tale significato; Lucia la riceve per la sua fede incrollabile. Ella nasce nel 283 e muore nel 304 d.C.; quando comprende che la classe ricca non può aiutare lei e la madre, si accosta alla spiritualità. Secondo la fede cristiana, Dio esorta Lucia ad acquisire la sapienza, un percorso graduale che porta verso la conoscenza e poi per la rettitudine. Un messaggio riportato dalle scritte sul quadro.
Lucia viene da una famiglia ricca che si vede poi voltare le spalle dalle altre. Ella, a un certo punto dell’esistenza, ha donato tutto ai poveri e questo è stato un passaggio fondamentale verso la rettitudine. Nel quadro è presente un dettaglio, uno scrigno con dei tesori, richiamante questo aspetto.
Quadro di santa Lucia: la sua simbologia
Nell’opera vi sono numerosi riferimenti su storia e simboli di Siracusa. A destra del quadro trova raffigurazione via Eolo, definita pure strada dei sette venti per le correnti d’aria che soffiano intensamente. Fino a qualche tempo fa la via è stata passaggio per la processione che arrivava fino all’ex carcere borbonico. Lungo il pavimento su cui si ambienta il momento dell’incoronazione è presente la greca, cioè la pentateca, con i cinque punti. Essi indicano le zone più ataviche, nonché quelle di maggior interesse archeologico, della città. Il blu rappresenta Ortigia, il giallo Epipoli, il rosso Tiche, il verde Akradina, e il bianco Neapolis.
Nel quadro Rasty ha raffigurato pure il capitello corinziano, riferimento alla colonizzazione greca della città nel 734 a.C. Ancora rappresentazione di un vaso di un corredo funerario, correlazione con la mitologia greca; dell’aquila, emblema di Siracusa. Riferimento pure alla moneta deca dramma, conservata al museo Paolo Orsi e raffigurante la testa di Aretusa. In ultimo, attorno alla pentateca vi sono le foglie di acanto.
Le emozioni dell’opera
Rasty afferma che, chi viene a trovarlo nel suo studio, resta tanto estasiato quanto commosso dalla bellezza del quadro di santa Lucia. Chi visita inoltre chiede all’artista come rendere l’opera più visibile, come si può trovarle allestimento. La creazione manifesta la profonda connessione universo-mondo-cosmo, che indica e fa emergere il divino. Essa, inoltre, costituisce un connubio ben incastrato tra spiritualità e mitologia. Rasty intende partecipare ad altre mostre, inoltre sta preparando un’opera su Archimede. Un’altra figura rappresentativa della città, mente eccelsa su matematica, fisica, astronomia, equilibrio termostatico, studio calcolo arenario. Il quadro di santa Lucia è una creazione che viene dal cuore e dal divino più profondo in Rasty, artista che tiene alto il nome di Siracusa.