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Anna Takahashi, quando le arti culinaria e pittorica si incontrano

Anna Takahashi, illustratrice approdata nel siracusano Fonte annatakahashi.com

Anna Takahashi, illustratrice approdata nel siracusano Fonte annatakahashi.com

Una donna, originaria dell’Estremo Oriente, che da alcuni anni vive a Siracusa. Una figura femminile che ha saputo tradurre attraverso la dimensione creativa ciò che ha vissuto. Anna Takahashi è un’illustratrice giapponese che suscita curiosità e interesse con le sue rappresentazioni.

Riferimenti di vita

Anna Takahashi nasce e cresce a Sagamihara. Già all’età di sei anni emerge l’inclinazione artistica. Nel corso di una lezione a scuola occorreva copiare un’opera famosa; a lei toccava la Gioconda. Da allora Anna rimane affascinata dal mondo artistico, tanto che a 17 anni vuole continuarne gli studi. Ma i genitori la orientano verso un percorso formativo più pratico, quindi sceglie grafica. Anna frequenta l’Università a Kanagawa e dopo lavora per un’azienda di computer, legata al mondo digitale, rappresentando graficamente siti Internet e applicazioni online. Si tratta di un impiego alienante che non riserva per Anna molto tempo da dedicare a se stessa. Così ella lascia 15 anni fa il lavoro di grafica, si trasferisce a Pasadena in California e qui studia arte.

Un percorso accademico il cui piano di studi prevedeva molta teoria, rispetto alla storia dell’arte, ma vi erano pure corsi di pittura e scrittura. Anna Takahashi, durante la permanenza a Pasadena, lavora come sceneggiatrice e direttrice artistica per film e pubblicità. Conosce inoltre il suo attuale marito, siracusano, con cui cinque anni fa si trasferisce nel capoluogo aretuseo. Da allora entrambi lavorano come liberi professionisti.

Anna Takahashi e la convivialità del cibo
L’arte culinaria, la gioia di preparare e condividere i pasti assieme Fonte annatakahashi.com

Le origini della dimensione creativa di Anna Takahashi

A 17 anni le è stata riscontrata una patologia ai reni, rimanendo in ospedale per diverso tempo. Una dottoressa che si prendeva cura di lei la invita a cambiare il suo rapporto col cibo, quindi tendere alla guarigione attraverso il modificare radicalmente l’alimentazione. Un’esperienza che ha segnato l’esistenza di Anna, il cui cambiamento lo riportava già durante la permanenza in ospedale, realizzando dei disegni. Un approccio che continua a mantenere, nonostante ella abbia svolto altri lavori, tra cui anche la ristorazione e che consolida una volta giunta a Siracusa. Adesso Anna Takahashi è illustratrice di tavole imbandite coi commensali che condividono i pasti, di composizioni di cibo, di tabelle sulla preparazione di alcuni alimenti.

L’arte culinaria trova manifestazione attraverso la pittura, effettuata a mano, cioè ad olio e con gli acquerelli, talvolta è digitale. La cultura del cibo, in termini di genuinità, condivisione, stagionalità riceve rappresentazione; un aspetto riscontrato pure nel libro Il pane fritto e altre storie di Cinzia Caminiti Nicotra. Anna pone importanza pure al cibo biologico: dall’esperienza legata alla sua salute riconosce essenziale considerare la qualità dei nutrienti per mantenere il benessere fisico. Rappresentazione di una grande varietà di piatti, per preservare l’identità culinaria dei territori. Anna Takahashi, insieme a Noemi Listo, Agnese Milazzo, Serena Gilè, ha collaborato nell’organizzazione del Festival del Disegno 2023. Un evento che vede la sua prima edizione a Siracusa, suscitando molto interesse da parte di grandi e piccini. Anna ha condotto dei laboratori legati alla rappresentazione del cibo.

La stagionalità dei prodotti rappresenta da Anna Takahashi
Anna Takahashi tiene conto della stagionalità dei prodotti Fonte annatakahashi.com

Significati delle illustrazioni

L’arte di Anna Takahashi va in controtendenza rispetto ai tempi odierni. Il rapporto col cibo è ossessivo, tendente al sovrappeso, il quale può degenerare nell’obesità, o nell’estrema magrezza. Occorre, quindi, porre attenzione nel mantenere un rapporto equilibrato col cibo, perché i traumi esistenziali e/o i ritmi alienanti di oggi lo possono compromettere. Viene sempre meno la cultura del cibo, incentrata sui prodotti genuini, stagionali e locali, appannaggio di “alimenti” già pronti e preconfezionati. Inoltre il capitale strumentalizza i desideri delle persone, inducendo a mangiare in più quantità e meno qualità.

Anna Takahashi, quando le arti culinaria e pittorica si incontrano ultima modifica: 2023-11-06T09:54:42+01:00 da Angela Strano

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