Un uomo siciliano il quale crede nel valore del lavoro con le mani. Una persona che trasmette l’importanza dal contatto coi materiali di Madre Natura. Corrado Ferla è un artigiano di Noto il quale vuol contribuire alla bellezza e alla creatività in città.
Come emerge l’arte dell’intreccio
Circa nove anni fa Corrado Ferla alla chiesa di san Michele allestisce un’esposizione di pupi in legno. Nel passato ha creato pure presepi con questo materiale. In questa circostanza conosce Salvatore Terranova, uomo di una certa età che realizzava ceste con legni di canna e ulivo. Corrado resta ispirato da questa figura, così inizia a intrecciare. Un’inclinazione che nel corso degli anni si espande sempre più, fino ad essere considerato l’erede del suo mentore.
L’artigiano netino ha organizzato dei corsi per ragazzi di scuola media (12-13 anni) dove spiega l’arte dell’intreccio, sia a livello pratico sia per la sua valenza. I corsi hanno trovato luogo a Cassibile e a Buscemi. Il risultato finale è stato non solo l’arricchimenti di ragazzi ma anche il coinvolgimento dei genitori.
Corrado Ferla: le sue realizzazioni
Molte creazioni sono in palma nana, un materiale davvero versatile. Presentano come sostegno la treccia, fatta a cinque filamenti di palma. Una base indispensabile sia per il supporto che per la forma alle creazioni. Fino a non molto tempo fa con la treccia si realizzava il crino, posizionato all’interno dei materassi per assorbire il sudore. Inoltre, veniva utilizzata anche per creare la scopa con cui si puliva il forno a legna.
Corrado Ferla, nelle sue produzioni con la palma nana, si avvale della forbice per tagliare i residui. Un materiale che consente di realizzare borse, cappelli (simili a quelli delle risaie e che non fanno sudare), ventagli, braccialetti, copribottiglie.
L’artigiano netino effettua riparazioni in vimini ed intreccia pure i rami di ulivo selvatico. Anche in questo caso la lavorazione è tanto minuziosa quanto ricreativa e dà luogo a ceste, panieri, portafrutta. In ultimo nella sua produzione è compreso il flauto di Pan, con l’accostamento di frammenti di canna.
Lavoro a cielo aperto
Corrado Ferla intreccia lungo le strade di Noto, per il contatto diretto con chi passa. Questo è un altro elemento che evidenzia il valore dell’artigianato. La frugalità nel realizzare con le proprie mani e la semplicità nell’interagire per strada con la gente. Una dimensione che tende a disperdersi a causa della super produzione e dei ritmi di vita frenetici. Corrado si sente realmente gratificato per il lavoro che svolge, il quale è rivoluzionario poiché mantiene vivo il contatto con altri materiali. L’ingerenza della plastica ha fatto dimenticare, specie per le giovani generazioni, cosa significa a livello sensoriali interagire coi prodotti di Madre Natura. Corrado fa riscoprire il tatto, il suono, la vista, l’odore di ciò che si può intrecciare e dar luogo a creazioni autentiche.
Foto: Angela Strano