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Il Museo Archeologico “Paolo Orsi” a Siracusa

Il Museo Archeologico

Ingresso del Museo

Il Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa è da catalogare tra i più importanti e prestigiosi d’Europa per la qualità e la quantità dei reperti contenuti. Nel 1780 il vescovo Alagona inaugurò il Museo del Seminario divenuto, nel 1808, Museo Civico presso l’Arcivescovado. Successivamente un decreto regio del 17 giugno 1878 sancì la nascita del Museo Archeologico Nazionale di Siracusa. Inaugurato solo nel 1886 nella sua sede storica di piazza Duomo. Ad oggi è ubicato presso la nuova sede di Villa Landolina e intitolato al grande archeologo Paolo Orsi. Direttore per oltre trent’anni e al quale si devono importantissime scoperte e ritrovamenti.

Il Museo Archeologico e Paolo Orsi

Tra la fine del 1800 per 40 anni circa Paolo Orsi diresse il Museo e le campagne di scavo lungo il territorio orientale della Sicilia. Durante la Seconda Guerra Mondiale il sovrintendente Bernabò Brea nascose i reperti ritrovati. Per paura dei bombardamenti e di eventuali furti li custodì presso il Castello Eurialo. Nel dopo guerra i notevoli ritrovamenti dopo le varie campagne di scavo portarono alla creazione di un nuovo spazio espositivo. Con la conseguenza di trasportare il tutto nella nuova e attuale sede di Via Landolina. Dal 1977 le competenze dei Beni Culturali sono passate dallo Stato alla Regione e il Museo è diventato regionale.

Museo Archeologico Paolo Orsi - statua di cavaliere a cavallo
Cavaliere del VI Secolo A.c.

La nuova progettazione

L’architetto Franco Minissi ebbe il compito del progetto del nuovo museo applicando elementi architettonici moderni. Il Museo venne inaugurato nel gennaio del 1988 presso la Villa Landolina. Su due piani espositivi di 9.000 metri quadrati, e un seminterrato di 3.000 metri quadrati, dove è situato un auditorium e gli uffici. Nell’aditorium è possibile assistere alla proiezione di documentari propedeutici alla visita. L’illuminazione delle sale è ottenuta lasciando filtrare la luce solare direttamente dal tetto e dagli spazi laterali grazie al coordinamento dell’archeologo Giuseppe Voza. La costruzione è immersa in un immenso parco verde d’interesse archeologico e storico per la presenza della tomba del poeta tedesco Augusto von Platen. Il museo comprende reperti risalenti dai periodi della preistoria fino a quelli greco e romano provenienti da scavi della città e da altri siti della Sicilia.

Il Museo Archeologico “Paolo Orsi e la divisione settoriale

Il pian terreno è diviso in tre settori. Nel settore A è presente una sezione dedicata alla geologia del territorio ibleo. Sono esposte rocce, faune e fossili dell’Era Quaternaria, tra cui i calchi di due elefantini nani della Grotta Spinagallo di Siracusa. Ma anche una ricca serie di manufatti armi di selce o ossidiana, i primi oggetti in metallo, la ceramica bruna su sfondo giallastro o rosso, gli ossi a globuli che vanno dall’età Paleolitica e Neolitica a quella Storica.

Il settore B

Il settore B è dedicato alle colonie greche di Sicilia del periodo ionico e dorico. Con la custodia di vasi, bassorilievi, elementi architettonici di terracotta e pietra che facevano parte dei templi. Nonché importanti statue come quella del Kouros di Lentini risalente al V secolo a.C. La kourotrophos ossia una statua femminile acefala che allatta due gemelli e le statuette votive di Demetra e Kore. una Gorgone, provenienti da Megara Hyblaea. Una testa di Augusto proveniente da Centuripe. Vi sono inoltre le ricostruzioni dei templi di Athena, attuale duomo di Siracusa e Olympeion, le grondaie a testa leonina del castello Eurialo e l’Efebo di Adrano una statuetta del 460 a.C.

Museo Archeologico Paolo Orsi - Il Sarcofago di adelfia
Il Sarcofago di adelfia

Il settore C

Il settore C è dedicato invce alle sub-colonie di Siracusa, quali Eloro, Akrai, Casmene e Camarina, oltre che dagli scavi eseguiti nei territori di Gela e Agrigento. Di notevole interesse sono la serie dei corredi, gli ex voto e le inconfondibili ceramiche attiche a figure nere e rosse.

Il Primo Piano

Il primo piano è diviso in due settori. Il settore D è stato inaugurato nel 2006 e contiene i reperti di epoca ellenistico-romana. Al suo interno sono contenuti alcuni tra i reperti più celebri del museo: la Venere Landolina, una statua di Eracle in riposo e uno spazio dedicato ai culti di epoca ellenistica a Siracusa. Vi sono inoltre alcuni oggetti d’oreficeria e monete Siracusane. Uno spazio per consentire il contatto con reperti ricostruiti e un plastico con l’ubicazione dei monumenti di Siracusa. Nel settore F, dedicato all’archeologia cristiana e bizantina, nel 2014 è stata aperta una sala dedicata al Sarcofago di Adelfia un manufatto di estrema importanza in lastre di marmo bianco scolpite con scene del Vecchio e del Nuovo Testamento. Inoltre i ritrovamenti delle catacombe si Siracusa.

Museo Archeologico Paolo Orsi - monete bizantine
Monete bizantine

Il Seminterrato del Museo Archeologico “Paolo Orsi”

Nel seminterrato, aperto nel 2010, trova spazio il medagliere. Con preziosissime monete siracusane, gioielli e altre monete provenienti dalle aree limitrofe. Il medagliere è di assoluto valore vista la fattura e la qualità delle monete siracusane antiche. Tuttavia la collezione non si ferma solo all’epoca greca ma giunge anche all’età moderna. Sempre nel seminterrato, vi è una sala conferenze utilizzata per la presentazione di eventi e conferenze del museo o di altre associazioni.

Il Museo Archeologico “Paolo Orsi” a Siracusa ultima modifica: 2021-05-04T09:00:00+02:00 da Massimo Puglisi

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