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PERSONAGGI STORIE

Anna Maria Ciccone e il suo contributo alla scienza

Anna Maria Ciccone, una scienziata da ricordare Fonte Facebook

Anna Maria Ciccone, una scienziata da ricordare Fonte Facebook

Una donna che ha manifestato la dimensione intellettuale in un abito considerato maschile. Una figura femminile che ha dato il suo apporto al sapere scientifico. Anna Maria Ciccone, detta anche Mariannina, è stata una matematica e fisica, il cui lavoro per molto tempo è rimasto sommerso, ma adesso rivalutato.

La carriera accademica

Anna Maria Ciccone nasce a Noto il 29 agosto 1891. Dopo aver conseguito il diploma magistrale nel luogo natio, la giovane scopre la sua inclinazione verso le discipline scientifiche. Così Mariannina nel 1914 prende la licenza fisico-matematica presso l’Istituto Tecnico “Archimede” di Modica, propedeutica per gli studi che poi intraprende. Anna Maria si iscrive prima in matematica a La Sapienza di Roma; dopo un anno cambia ateneo. Si reca all’Università di Pisa, conseguendovi la laurea, sempre in matematica, nel 1919. Nello stesso anno ella ottiene l’abilitazione per insegnare presso la Scuola Normale Superiore; era l’unica donna a frequentare il corso. Dopodiché Anna Maria Ciccone insegna alle scuole medie dal 1920 al 1924; sempre in quest’ultimo anno consegue la laurea pure in fisica. In tale disciplina la donna, nelle sue ricerche, ha sempre avuto come riferimento Luigi Puccianti.

Mariannina nel 1935 si reca a Darmstadt (Germania) per compiere ricerche sulla spettroscopia assieme a Gerhard Herzberg (Premio Nobel per la chimica 1971). Anna Maria nel 1936 è docente di fisica sperimentale, la quale racchiude tutte le discipline analizzanti i fenomeni fisici per poter ottenere dati e informazioni sull’Universo. Dal 1939 fino alla pensione, nel 1962, insegna spettroscopia al corso di laurea in fisica dell’Università di Pisa. Si dedica a questa disciplina come insegnante e ricercatrice. Nel settembre 1943 Anna Maria Ciccone rimane l’unica docente in servizio all’Istituto di Fisica, cercando di coprire quanti più insegnamenti possibili.

Nel 1948 la donna diviene titolare della cattedra di fisica sperimentale; negli anni 1953-1954 trascorre un periodo di studi e ricerche presso dei laboratori di fisica a Parigi. Anna Maria riesce pure a vincere due concorsi come professoressa ordinaria di fisica sperimentale, ma senza alcuna convocazione. Dopo la pensione la donna torna a Noto, gratificata dalla sua carriera accademica, e muore il 29 marzo 1965.

La tigre di Noto, biografia su Anna Maria Ciccone
La Tigre di Noto, libro sulla vita di Anna Maria Ciccone Fonte Facebook

La ricerca scientifica meticolosa de La tigre di Noto

Sin dagli anni ’20 i suoi studi hanno riguardato la spettroscopia, ovvero la misurazione e lo studio di uno spettro elettromagnetico, vale a dire l’insieme delle possibili frequenze della radiazione elettromagnetica. Una disciplina nata nel XVIII secolo inizialmente per analizzare le radiazioni solari, ma poi estesasi a tutte le radiazioni elettromagnetiche. Altre ricerche di Anna Maria hanno trattato la radiazione infrarossa, sempre in riferimento alla spettroscopia, la cui banda di frequenza dello spettro elettromagnetico è inferiore a quella della luce visibile ma maggiore a quella delle onde radio.

La gran parte dei suoi studi hanno trovato pubblicazione sul Nuovo Cimento, rivista curata dalla Società italiana di Fisica. Ricerche che hanno dato importanti contributi rispetto e strutture e vibrazioni della molecola, perno della meccanica quantistica, nascente in quel periodo. Dopo l’esperienza di studi a Parigi, Anna Maria Ciccone ha espanso il suo campo di analisi, occupandosi pure di spettroscopia nucleare, quella dell’ultrarosso e di fisica nucleare. Ella ha cercato di costituire una scuola di spettroscopia sperimentale, ispirandosi alla ricerca di Puccianti.

Il coraggio di Anna Maria Ciccone

Dal 23 giugno 1944 i nazisti tedeschi hanno depredato a più riprese l’Istituto di Fisica a Pisa. Tutto ciò soprattutto ad opera degli ufficiali Hans Nothdurf e Guido Dessauer, commissario per le Ricerche in Alta Frequenza della R.U.K. Si tratta dell’istituzione del Terzo Reich avente lo scopo di saccheggiare gli edifici industriali e tecnici italiani, affinché il regime tedesco ne possa usufruire. Già i nazisti avevano danneggiato il 7 luglio un’ala dell’Istituto, corrispondente all’attuale Palazzo Matteucci. Essi, dopo l’esplosione, volevano portare via strumenti ottici e libri, col pretesto di conservarli in luoghi migliori. Anna Maria Ciccone, assieme al direttore dell’Istituto Puccianti, comprende l’inganno.

La ricerca fisica è per lei essenza della vita, quindi si scaglia infuriata contro i nazisti. Pone loro una condizione: uccidere lei o finire di depredare l’Istituto. Non c’è stata in Anna Maria alcuna intenzione di cedere o abbandonare l’edificio. I nazisti si arrendono e lasciano perdere la razzia. La donna nel 1953 ottiene la cattedra di chimica fisica all’Istituto di Chimica pisano, pur continuando ad insegnare spettroscopia.

Anna Maria Ciccone, il ricordo che resta

Ella rimane impressa sia per il suo contributo alla ricerca scientifica, sia per la sua audacia contro i nazisti. Nel dicembre 2023 il Comune di Pisa ha intitolato col suo nome un percorso pedonale. La scrittrice Simona Lo Iacono resta affascinata dalla sua esistenza, tanto da scrivervi un libro, La Tigre di Noto. Anna Maria ha sfidato i gerarchi nazisti, quindi il potere maschile e autoritario nella sua tracotanza e prevaricazione, senza alcuna paura, proprio col coraggio di una tigre. Simona Lo Iacono parla di lei attraverso una biografia romanzata. Ricostruisce la sua vita frequentando i luoghi siciliani in cui ha vissuto e poi approfondendo la sua attività scientifica.

Anna Maria Ciccone ha espresso il potenziale femminile in un contesto, quale quello scientifico, ancora considerato un campo di studi prettamente maschile. Una donna le cui ricerche in fisica e matematica sono da considerare con cura, così come gli scritti letterari di Laura Di Falco.

Anna Maria Ciccone e il suo contributo alla scienza ultima modifica: 2024-02-17T09:31:00+01:00 da Angela Strano

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