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SE PASSEGGIAMO STORIA

Cinema Benso: la dimensione ricreativa d’un tempo

Cinema Benso, pezzo di storia della città di Noto ph Angela Strano

Cinema Benso, pezzo di storia della città di Noto ph Angela Strano

Un luogo che per decenni ha costituito un punto di ritrovo per i netini. Uno spazio in cui chi vi si recava si addentrava in molteplici dimensioni grazie alla proiezione di pellicole. Il Cinema Benso è stato un pezzo della storia di Noto del secolo scorso. Un contesto che consentiva di disporre di uno svago genuino e distensivo.

Chi ne ha dato le origini

Camillo Benso, chiamato così in onore al conte di Cavour, nacque a Noto nel 1863. In vita si dedicò ad alcuni antichi mestieri, quali artista, marmista, scultore, disegnatore. Realizzò diversi monumenti funerari e preparò schizzi per la realizzazione di alcune cappelle. Un autore molto versatile che comprendeva le istanze artistiche del suo tempo. Camillo Benso negli anni 1914-1915 decise di progettare uno spazio per i netini, in cui dare libero spazio a nuove percezioni. Così il Cinema Benso, che prese il suo nome, trovò inaugurazione nel 1916; un evento dalla memoria storica per la cittadina. Il cinematografo disponeva di 260 posti; la sua prima proiezione di film sonoro avvenne nel 1930. Camillo Benso morì nel 1918 e l’attività continuò fino al 1982, anno della chiusura.

Negli anni recenti associazioni, singoli cittadini e amministrazioni locali hanno discusso rispetto alla possibilità di riaprire il cinematografo. Un’opportunità per accogliere le istanze degli abitanti. Le generazioni più adulte rivivono ciò che è stato di quei decenni, quelle più giovani conoscono un’altra dimensione di sala cinematografica. Un contesto costituito da una struttura che, aldilà della proiezione, favoriva la socializzazione tra le persone. Emergeva l’emozione condivisa nel guardare un film. Un aspetto che le odierne sale cinematografiche, inserite in un più ampio centro commerciale, difficilmente trasmettono in quanto asettiche.

Enza Oddo, legata alla cittadina di Noto, rievoca i tempi del Cinema Benso, con riferimento alle abilità di artista-artigiano di chi lo ha progettato. Ella, infatti, in onore alla manualità e al vivere d’un tempo del ceto medio, ha allestito una Casa Museo in memoria degli antichi mestieri.

Cinema Benso e sua architettura Liberty
Un luogo dall’architettura Liberty ph Angela Strano

Cinema Benso: la sua architettura

L’immobile trovò edificazione assieme all’abitazione adiacente in via Salvatore La Rosa. I motivi ornamentali adoperati sono simili a quelli presenti in altri edifici di Noto e del siracusano-ragusano. La superficie architettonica è circoscritta e delimitata da campate. Emergono, come prospetto principale, le decorazioni floreali, concentrate soprattutto sulla parte mediana. La struttura si suddivide in tre aree; i motivi scolpiti sono fiori, foglie e drappi che rimandano lievemente al movimento. La parte laterale che volge verso via Ducezio presenta quelle che sono state le uscite di sicurezza del cinema, con sopraluce. Esse sono dotate di finestrelle rettangolari bifore. Le decorazioni si riscontrano sugli architravi dei sopraluce, nel resto del piano vi sono due cornici lineari e una fascia di quadrati che unisce le quattro aperture.

Il Cinema Benso incarna lo stile Liberty, rievocante l’armonia nelle forme. Una fioritura dell’arte, espressa con le decorazioni, che ha arricchito i luoghi di bellezza. Il Cinema Benso è stato un luogo dell’anima di Noto, che ha arricchito la cittadina per decenni. Qui le varie pellicole, pure le più iconiche della settima arte, hanno trovato proiezione. Un contesto di cui conservare la memoria.

Cinema Benso: la dimensione ricreativa d’un tempo ultima modifica: 2023-01-19T09:06:10+01:00 da Angela Strano

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