La Neapolis, grande testimonianza archeologica, è un parco incantevole di Siracusa. La sua esistenza è stata resa possibile anche dalla morfologia del territorio. Si tratta di una zona ricca di materiale roccioso, ricavato in larga misura dal Colle Temenite. La composizione di questo rilievo ha reso possibile la formazione artificiale di reperti quali la Grotta del Ninfeo e la Via dei Sepolcri.
Presso il terrazzo del Colle Temenite: la Grotta del Ninfeo
Si tratta di una cavità artificiale scavata nella roccia del rilievo. Essa si trova vicino la parte più alta del colle su una terrazza che costeggia il Teatro Greco. La grotta si apre con al centro una parete rocciosa che un tempo disponeva di un porticato. All’ingresso vi erano statue dedicate alle Muse, oggi conservate al Museo archeologico Paolo Orsi. La grotta è chiamata del Ninfeo perché si ispira al culto delle ninfe. Esse sono creature divine della mitologia greca. Inoltre, per assonanza, una pianta tipica del laghetto del Colle Temenite è proprio la Nymphaea.
La cavità presenta un soffitto a volta al cui interno vi è una vasca rettangolare dove si raccoglie l’acqua. Essa proviene da un antro posto in fondo la zona rocciosa. Accanto alla parete per l’ingresso vi è uno spazio adibito un tempo al culto degli eroi. Ad est della Grotta del Ninfeo vi è l’ultimo mulino ad acqua, risalente agli Spagnoli, rimasto intatto. Attraverso esso scorreva l’acqua della Grotta che poi giungeva verso il teatro. L’acqua che poi fluiva verso la cavità proveniva sia dall’acquedotto del Ninfeo, sia pure dall’acquedotto Galermi, entrambi di epoca greca.
Via dei Sepolcri: un percorso suggestivo
Una strada di 150 metri che conduce verso il punto più elevato del Colle Temenite. Attraversandola vi sono alte pareti rocciose da entrambi i lati.
Siracusa portava avanti con orgoglio il culto degli Eroi. Si trattava, secondo la leggenda, di Semidei che per la loro forza, il loro slancio protendevano alla divinità. In seguito si parlava di “Eroi” in merito a persone che in vita si distinsero per determinate qualità. A questa gente, vera o leggendaria, fu dedicata la Via dei Sepolcri, su ispirazione dei culti greci. L’epoca, infatti, è quella siceliota: gli autoctoni siculi che assimilarono le novità introdotte dai Greci. La strada così comprende delle caverne artificiali adibite a vere e proprie catacombe. Esso inoltre presenta testimonianze di varie epoche, come gli Ipogei di epoca bizantina o i segni lasciati dai carri che si recavano presso i mulini di epoca spagnola.
La Via dei Sepolcri segue un percorso da ovest verso nord. Questo probabilmente significava che i personaggi illustri sepolti per la loro grandezza si riteneva trascendessero verso l’Alto e il divino. Alla fine del percorso vi è la cima del Colle Temenite. Tale nome deriva dal greco Temenos, cioè “Recinto sacro”. Questo perché affiorarono in quel punto i resti del santuario di Apollo Temenite. Da ricordare, inoltre, che il Teatro Greco si trova lungo le pendici del lato sud del rilievo.
L’area del Colle Temenite, assieme a quella delle Latomie del Paradiso e al resto della Neapolis, è caratteristica. Anch’essa ha visto attraversare diverse epoche e pertanto incarna la storia di Siracusa.
Fotografie scattate nell’agosto 2020
Commenti
Angela Strano,sei sempre puntuale con i tuoi articoli sui Beni Culturali di una bella e ricca Città di Storia e Cultura come Siracusa,con quella tua scrittura leggera,che accarezza la pagina,frutto di una passione,che non può che crescere.