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Ictus e prevenzione, confronto tra esperti in cardiologia

Contarini per ictus e prevenzione

C’è anche Siracusa con uno dei suoi medici più impegnati nel settore, nel momento di confronto che si svolgerà domani, promosso da Archigen per discutere su cardiologia interventistica. In particolare si parlerà della chiusura dell’auricola: l’alternativa alla terapia anticoagulante per i pazienti con fibrillazione atriale. Un tema complesso ma da affrontare. E soprattutto conoscerne le cause per una adeguata prevenzione. Un confronto tra esperti, quindi, per parlare di ictus e prevenzione. Tra i protagonisti il direttore dell’unità di Cardiologia ed Emodinamica dell’ospedale Umberto I di Siracusa Marco Contarini.

Ictus e prevenzione
Esperti di cardiologia a confronto

Ictus e prevenzione, le anomalie del nostro cuore

La fibrillazione atriale (FA) è l’aritmia cardiaca più diffusa al giorno d’oggi, che colpisce circa 33 milioni di persone a livello mondiale. Basti pensare che in Sicilia quasi il 2 per cento della popolazione (circa 95mila persone su 4.968.410 abitanti) soffre di questo disturbo, che vede le camere superiori del cuore contrarsi molto rapidamente. Il webinar inizierà alle 9 per approfondire gli aspetti legati a questo disturbo, che continua ad avere un’incidenza crescente dettata dall’invecchiamento progressivo della popolazione. A confronto su ictus e prevenzione esperti siciliani di cardiologia interventistica. Ma anche occasione per sensibilizzare i cittadini sulla tematica. La fibrillazione atriale, infatti, è una patologia spesso asintomatica. Essa comporta un rallentamento del flusso di sangue in atrio, favorendo la formazione di trombi. Un disturbo frequente e potenzialmente molto pericoloso perché aumenta di cinque volte la probabilità annua di incorrere in un evento ischemico.

Contarini spiega l’importanza dell’intervento per l’ictus e la prevenzione

La prevenzione delle complicanze tromboemboliche è una sfida clinica continua per i team di medici multidisciplinari che gestiscono pazienti con questa patologia – spiega Marco Contarini, delegato regionale Sici Gise (Società Italiana di Cardiologia Interventistica) e coordinatore scientifico dell’evento –. Negli ultimi anni, in alternativa alla terapia farmacologica anticoagulante, che può avere molteplici controindicazioni ed effetti collaterali si è consolidata la procedura di occlusione dell’auricola sinistra”.

Come avviene questo intervento

Sarà quindi occasione per capire quanto sia importante intervenire in tempo. Infatti sebbene nei pazienti con fibrillazione atriale, la terapia tradizionale preveda l’utilizzo di anticoagulanti orali  ci sono limitazioni per i pazienti nefropatici, epatopatici, poli trattati, oncologici e anemici. Un intervento mini-invasivo può invece eliminare l’assunzione di tali farmaci. La tecnica vede il cardiologo interventista guidare la protesi nel cuore attraverso un tubicino flessibile, un catetere, inserito nella vena femorale all’altezza dell’inguine, sotto la guida dei raggi X. Il cardiologo ecografista misura le dimensioni dell’auricola sinistra per scegliere la protesi adatta, uno speciale “tappo” da collocare con precisione.

Ictus e prevenzione, assistenza ospedale
Dopo l’intervento il paziente resta per poco in osservazione

Una buona strategia per la cura

Il dispositivo viene posizionato all’imbocco dell’auricola e sottoposto a una serie di test per valutarne la stabilità e l’efficacia, prima di essere rilasciato. Una procedura che dura all’incirca 30 minuti e che si può effettuare con una leggera sedazione. Il periodo di osservazione poi è di 24 ore. Poi il paziente viene dimesso. Questa è una procedura sicura ed efficace: i rischi legati all’intervento sono davvero bassi, dimostrati da diversi studi internazionali. “L’evento si rivolge ai cardiologi interventisti che eseguono o che prevedono di eseguire la procedura di chiusura della LAAC (appendice atriale sinistra) – continua Contarini –. Un’occasione per condividere conoscenza ed esperienza, attraverso l’aggiornamento tecnico e il confronto sulle procedure.

Nel 2020 sono stati trattati in Sicilia circa 300 pazienti, una popolazione sottodimensionata rispetto ai potenziali beneficiari di questo intervento. Fare il possibile per diffondere la conoscenza dei limiti e delle controindicazioni all’utilizzo di terapie farmacologiche in soggetti particolarmente fragili e diffondere i vantaggi delle nuove tecniche, è la vera mission di questa iniziativa scientifica”.

Tra gli esperti che si confronteranno su ictus e prevenzione ci sono  Francesco Amico (Catania), Massimo Benedetto (Palermo), Giuseppe Caramanno (Agrigento), Marco Cerrito (Messina), Carlo Cicerone (Palermo), Giuseppe Cinnirella (Messina), Marco Contarini (Siracusa), Salvatore Evola (Palermo), Alfredo Ruggero Galassi (Palermo), Salvatore Geraci (Agrigento), Daniele Giannotta (Caltagirone), Carmelo Grasso (Catania), Giovanni Longo (Caltanissetta), Antonio Micari (Messina), Antonino Nicosia (Ragusa), Elio Pieri (Palermo), Giorgio Sacchetta (Siracusa), Maria Sanfilippo (Siracusa), Corrado Tamburino (Catania), Giampiero Vizzari (Messina). 

Ictus e prevenzione, confronto tra esperti in cardiologia ultima modifica: 2021-03-19T09:00:00+01:00 da Redazione

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