Siracusa è città ispiratrice per far affiorare l’originalità. Il mare, gli edifici permeati di storia, sia antica che moderna, sicuramente stimolano gli abitanti e gente di passaggio. Questa poi decide di trasferirvisi; è il caso della bottega di Oursoul. Essa presenta una storia e delle caratteristiche che vale la pena raccontare.
Origine di un angolo tra i vicoli più interni di Ortigia
Una bottega aperta al pubblico il 6 giugno 2019, portata avanti da Silvia Valentina del Bufalo, cugina di Diana Del Bufalo, attrice famosa, e il marito Andrea. Ella, nata e cresciuta a Roma, ha studiato in scuole inglesi, poiché la madre è originaria dell’Inghilterra. Silvia lavorava nelle pubbliche relazioni, come organizzatrice di eventi, quando giunge col marito a Siracusa. Ne resta davvero colpita, affascinata tanto da essere ispirata a costruirvi qualcosa di concreto e fiorente. Ha acquistato uno spazio vicino l’attuale bottega, allestito come Casa Vacanze. In seguito Silvia decide di costituire un luogo per l’artigianato.
Ha accolto la sua dimensione creativa e l’ha resa manifesta alla pittura a livello amatoriale; inoltre ha seguito un corso di ceramica a Roma. Così l’attuale bottega ha trovato ristrutturazione grazie ad un architetto e già subito dopo, e inaspettatamente l’apertura, gli oggetti creati hanno trovato vendita! Sia a Siracusa che a Roma sono presentilo spazio espositivo e il laboratorio. Nella città aretusea il primo è in via s. Pietro 12 e l’altro a Lungomare di Levante. Presso la città eterna, invece, il negozio è in via Dell’Oca, vicino piazza del Popolo, mentre il laboratorio a Roma nord.
Oursoul: cosa partorisce
Sono presenti tazze, teiere, portachiavi, lampade, quadretti, ciotole, contenitori di frutta, vassoi. Si trovano pure magliette di bambù, disegnate dal marito Andrea e cartoline dipinte. Ceramiche con svariati motivi: soggetti marini, coccinelle, cactus, galline, frutta, cuori, fiori (come la lavanda). Tutto plastic free, solo con l’aggiunta di fibre naturali. I prodotti sono il risultato di una lavorazione lenta, il cui processo non può essere velocizzato. Il luogo si chiama Oursoul perché in questa bottega chi crea ritrova la sua anima ed è in sintonia con le realizzazioni.
Si modella l’argilla senza stampi; un prodotto non può risultare uguale all’altro. Dopodiché si aspettano giorni per far asciugare l’argilla, affinché si passi all’infornata a 980° senza che il materiale scoppi. Una fase, quella dell’infornare, che dura 30 ore, dopo la quale si tira fuori il prodotto grezzo, dalla consistenza di un biscotto. Esso si dipinge e si immerse nella cristallina (vetro liquido), contenuta in un bidone grande e per pochi secondi. Ne consegue un’altra infornata di 30 ore, affinché i colori cambino e diventino lucidi, e il prodotto è finito. Oursoul realizza anche vasi personalizzati, come creazioni commissionate, in cui si scrive il nome della famiglia. Lo scorso dicembre a Roma, precisamente a Palazzo Colonna, le creazioni hanno trovato esposizione. Silvia e famiglia si spostano sempre tra Siracusa e la capitale, tra il luogo d’origine e quello acquisito per ispirazione creativa.
L’imperfezione, filosofia della bottega
Happily imperfect, ceramiche “felicemente imperfette”. Così si riporta in basso o sul retro delle creazioni. Silvia vuol far emergere l’errore, inteso come punto di forza per poter andare avanti nella vita. Affiora il messaggio secondo cui è fondamentale accettare errori e imperfezioni, sia perché fanno crescere sia perché parti integranti dell’esistenza. Una sorta di ribellione ai parametri artistici e non, secondo cui è anormale uscire fuori dagli schemi. Tutto necessariamente deve rispecchiare certi canoni. Oursoul valorizza le imperfezioni, come una pennellata fuori posto o le forme degli oggetti non completamente lineari, aspetto gradito dalla clientela. Creazioni realizzate col sorriso e l’armonia, in modo da dar qualcosa per arricchire chi visita e/o compera. Silvia organizza corsi di ceramica, a Roma e a Siracusa, per chi si vuol accostare a questa tipologia di manualità.
La lavorazione lenta dei prodotti è un richiamo alla semplicità, nonché al contatto con la manualità. Chi crea risulta assolutamente protagonista. Realizzazioni variopinte le quali omaggiano la natura, attraverso i motivi disegnati, e un ritorno alle piccole cose. Oggetti che fanno accostare ad una dimensione umana, col tatto, la quale si vuol recuperare. Oursoul costituisce uno spazio espositivo non solo per Silvia, pure per altri artigiani. Si trovano, ad esempio, collane di carta, realizzate da una signora di Catania; oppure teli cerati per coprire oggetti e metterli in frigo di una ragazza francese. Una bottega che si propone come alternativa all’omologazione dei prodotti poiché traspaiono manualità, originalità, significati autentici. Un angolo di mondo da vedere in quanto riconduce alla genuinità.
Grazie del tuo articolo!