La Commissione Eredità Immateriali della Regione Sicilia ha accolto la richiesta di iscrizione del bene “Carnevale di Melilli”. D’ora in poi la manifestazione sarà inserita nel “Libro delle Celebrazioni, Feste e Pratiche”. La festa, istituita nel 1936 grazie al Comitato dei Sommergiari, presenta tutti gli elementi caratteristici del Carnevale tradizionale siciliano. Come ad esempio su tutte la sfilata dei maestosi carri allegorici che hanno reso unico nel suo genere l’appuntamento con il Carnevale.
L’entusiasmo del sindaco Giuseppe Carta
“Un riconoscimento di straordinaria importanza per Melilli e per la sua tradizione carnevalesca – ha raccontato il sindaco, Giuseppe Carta –. Il Carnevale fonda le sue radici ben 86 anni fa. È stato allora che, grazie all’intuizione del Comitato Sommergiari, la manifestazione ha preso vita. Si è rivelata decisiva la capacità di aver piantato il seme della tradizione. È proprio a loro che va rivolto il più sincero ringraziamento”.
“Si tratta inoltre di un riconoscimento che dota il territorio di ulteriore forza attrattiva – ha aggiunto Carta -. Appuntamento annuale che si somma alle attività di valorizzazione del nostro patrimonio architettonico, storico e paesaggistico. Tali iniziative sono state portate avanti dall’amministrazione comunale sin dal mio insediamento e ci permettono oggi di connotare Melilli, quale meta turistica qualificata e completa”.
“Abbiamo raggiunto un traguardo importante – ha concluso il primo cittadino – frutto della caparbietà e del lavoro sinergico dei collaboratori principali. Tra i quali correi ricordare il consigliere comunale e già assessore Rosario Cutrona e gli uffici di diretta competenza”.
Curiosità sullo storico Carnevale di Melilli
Il Carnevale di Melilli, il piccolo comune in provincia di Siracusa, è uno degli appuntamenti di maggior rilievo del comune ibleo. L’appuntamento si svolge ininterrottamente dal 1936 ed è stato sospeso solo durante gli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale. Chi è il Comitato Sommergiari? Si tratta del gruppo di persone detti anche “a Someggiata” che per primi realizzarono il carro allegorico intitolato “Vivere – Non si muore mai”. Le enormi sculture in cartapesta che sfilano a ritmo di musica hanno determinato la riuscita di un evento che nel corso dei decenni è cresciuto sempre di più. L’apice del suo splendore è stato raggiunto tra gli anni Settanta ed Ottanta del Novecento.