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Galleria Bellomo, realtà artigianale tipicamente siracusana

Galleria Bellomo: un concentrato di tradizione e creatività

Il papiro è la pianta icona per il capoluogo aretuseo, i cui possibili usi sono straordinari. Una caratteristica ben nota nell’antichità e testimoniata dal Museo del Papiro “Corrado Basile”. Un vegetale dalla storia e tradizione millenaria, la quale è portata avanti da diversi decenni dalla Galleria Bellomo. Un angolo di creatività in cui lavorazione certosina e armonia nella produzione si incontrano.

Storia di un contesto così virtuoso

Flavia Massara si accostò all’arte di lavorare il papiro a diciassette anni, quando conobbe colui che poi divenne suo marito. Il padre di questi, infatti, cioè il suocero di Flavia, Vittorio Marotta, fu tra i primi del campo nella città. Ben presto ella riuscì ad adoperare efficientemente la sua manualità, anche perché si era accostata allo studio di una tecnica per invecchiare i fogli. Flavia inoltre riproduceva scene di storia egizia; i suoi lavori su carta papiro hanno da sempre riscosso grande successo in tutto il mondo.

Nel 1984 la donna fu tra le colonne portanti del primo convegno sul papiro a Siracusa. Nel 1989 iniziò ad insegnare tecnica della lavorazione del papiro presso corsi professionali organizzati presso la Camera di Commercio, a cui si iscrisse nel 1980. Una vita, quella di Flavia Massara, caratterizzata da tante soddisfazioni, tra cui esposizioni di mostre in Italia e all’estero e collaborazione con l’Università di Napoli.

L’anima della Galleria Bellomo è una donna a tutto tondo, che tiene alto il valore dell’artigianato locale. Infatti Flavia porta avanti la lotta per far distinguere tra la carta del papiro siracusana lavorata manualmente da quella moderna egiziana spacciata per siracusana, proprio per l’ingerenza del liberismo economico.

Una parte della produzione
Le stampe esposte della Galleria Bellomo ph Angela Strano

Galleria Bellomo: lavorazione del papiro e dei manufatti

Un procedimento molto antico che suscita curiosità e fascino; esso contribuisce nel definire la storia di Siracusa. Inoltre ne parla Plinio nel XIII libro di Naturalis Historia. Si sceglie la parte del fusto del papiro più morbida verso la radice e se ne toglie la scorza esterna. Da qui si ricavano le strisce, chiamate anche schede, che una volta tagliate danno luogo alle philirae o scissure. Dopodiché si dispongono le strisce in senso verticale, da destra verso sinistra, sino ad ottenere la grandezza auspicata.

Si inserisce il secondo strato in modo perpendicolare al primo da sopra a sotto, ottenendo un gratticcio fittissimo. Questo viene pressato da un affare rotante, in modo da scaricarne l’umidità. Se ne ricava un foglio (plagula) che si fa essiccare all’aria. Flavia continua a praticare l’invecchiamento della carta da papiro oltre ad adornarla.

Galleria Bellomo e la bellezza che trasmette
Segnalibri, cartoline e…altro ancora ph Angela Strano

La bellezza che emerge da una bottega così suggestiva

Le creazioni della Galleria Bellomo richiamano fiori, paesaggi, abitazioni tipiche di un tempo. Si tratta di cartoline, segnalibri, stampe per quadri, dipinti in acquerello. Sono tutte rappresentazioni relative alla semplicità della vita. Un modo per riferirsi alle piccole cose della quotidianità, spesso prese per scontate, attraverso la carte del papiro prodotta così minuziosamente. Queste sono le peculiarità che contraddistinguono la Galleria Bellomo. Situata in via Capodieci 47, vicino la Fonte Aretusa, è una realtà artigianale che tiene alto il nome di Siracusa.

Galleria Bellomo, realtà artigianale tipicamente siracusana ultima modifica: 2021-10-13T09:00:00+02:00 da Angela Strano

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Julieta B. Mollo

Che bello!!!

Bello!

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