Quattro incontri sui protagonisti del dramma antico e sui testi. Ad organizzarli nei mesi di aprile e maggio sono la Fondazioni Inda ed il comitato di redazione della rivista “Dionisio”. La “scena Inda 2021” è il titolo dell’iniziativa in programma dal 15 aprile al 27 maggio e che sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook della Fondazione Inda. I quattro incontri della Fondazione Inda sono un’opportunità per chi ama il teatro.
Il comitato di redazione della rivista Dioniso, pubblicata dalla Fondazione Inda sin dal 1931 e diretta oggi dal professore Guido Paduano, ha coinvolto un gruppo di studiosi italiani e internazionali che interverranno in diretta sulle storie e sui temi dei principali testi del teatro classico, come Coefore ed Eumenidi, le due parti della trilogia eschilea Orestea, Le Baccanti di Euripide e Le Nuvole di Aristofane. A curare l’organizzazione dell’iniziativa è Caterina Mordeglia dell’Università di Trento.
Fondazione Inda, a metà aprile analisi sulle “Coefere”
Il primo appuntamento sarà giovedì 15 aprile con Walter Lapini, docente dell’Università di Genova che interverrà su “Coefore. Un ritorno e una vendetta“. A introdurre la relazione sarà Elena Fabbro dell’Università di Udine. A fine aprile e nello specifico giovedì 29, Maria Pia Pattoni dell’Università Cattolica di Brescia introdurrà l’intervento di Massimo Fusillo, docente dell’Università dell’Aquila. Il tema sarà “Eumenidi. Gli dei in scena“.
Due incontri previsti a maggio
Due invece gli appuntamenti previsti nel mese di maggio. Giovedì 13 maggio l’incontro verterà su “Baccanti. Un rompicapo teatrale“. L’analisi sarà di Guido Paduano dell’Università di Pisa che verrà introdotto da Francesco Morosi, anche lui dell’Università di Pisa. Ed infine come conclusione del ciclo di incontri giovedì 27 maggio, il professor Jeremy Lefkowitz del “Swarthmore College” di Philadelphia si soffermerà sul tema “Nuvole. Filosofi, educazione, cultura“. Ad introdurre il professore Lefkowitz sarà Alessandro Grilli dell’Università di Pisa. Le registrazioni di tutti gli incontri saranno disponibili anche sul canale “YouTube” e sul sito della “Fondazione Inda”, www.indafondazione.org. Un interessante approfondimento che potrà essere “gustato” dallo spettatore virtuale con 4 incontri sui protagonisti del dramma antico.
Il futuro delle rappresentazioni al tempo della pandemia
In attesa di comprendere quale sarà il futuro della stagione a Siracusa. Infatti la Fondazione come ha scritto in una nota pubblicata sul sito web sta lavorando in attesa di indicazioni. Ecco il testo. “Siamo tutti impegnati sul fronte dell’emergenza sanitaria e anche noi della Fondazione INDA stiamo cercando di fare l’impossibile per superare questo momento difficile. Non è facile, ma guardiamo al futuro con fiducia, convinti che potremo presto ripartire tutti insieme anche attraverso l’arte, la cultura e il teatro. Non ci siamo fermati nel 2020, quando abbiamo deciso di tenere accesa la fiaccola del Teatro Greco di Siracusa, né intendiamo farlo quest’anno. Le nostre maestranze, coinvolte nelle rappresentazioni classiche, hanno continuato a lavorare per realizzare la Stagione 2021 e scrivere una nuova pagina della storia centenaria della Fondazione INDA.
I primi lavori di allestimento del Teatro Greco sono già avviati, le scenografie e i costumi sono in corso d’opera. Ogni singolo lavoratore della Fondazione INDA è impegnato in prima linea nel grande sforzo collettivo per offrire anche quest’anno le emozioni che le nuove regie dei drammi antichi permettono di far scoprire a migliaia di spettatori nel Teatro Greco. Per quest’anno e per il prossimo anno, i nostri programmi sono ambiziosi, ma non possiamo esimerci dal rispettare le disposizioni emanate dal governo per contenere l’emergenza sanitaria.
Anche noi a Siracusa viviamo come tutti in un clima di incertezza, ma coltiviamo la speranza di poter annunciarvi entro poche settimane le novità della nuova stagione e l’apertura della biglietteria. Invitiamo dunque il nostro pubblico di fedelissimi e gli appassionati del dramma antico a pazientare e continuare a seguirci. Noi ci siamo da oltre 100 anni, perché l’INDA è molto più di un teatro“.
Gracias por tu nota.