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ARTE CHIESE

Gli affreschi bizantini dell’oratorio di Santa Lucia

santa lucia al sepolcro a Siracusa da commons.wikipedia.org

Durante l’avvento bizantino, la Sicilia risente l’influenza non solo da ciò che riguarda il costume, ma anche dagli eventi intellettuali ed artistiche. Il rinnovamento riguarda anche la pittura. Infatti gli edifici sacri vengono rivestiti di immagini dei santi. Le figure dipinte dentro riquadri rettangolari- dice Santi Luigi Agnello- perdono ogni carattere di plasticità e si cristallizzano in schemi uniformi e con atteggiamenti invariati. Ma di questo bizantinismo rimane ben poco. I meravigliosi affreschi bizantini dell’oratorio, presso le catacombe di Santa Lucia a Siracusa, rappresentano le poche pitture del periodo bizantino.

Gli affreschi bizantini: l’oratorio bizantino di Santa Lucia

A Siracusa un primo studio sulla pittura bizantina pre-araba venne effettuata da Paolo Orsi. Egli scoprì un gruppo di affreschi, in prossimità del nucleo più antico della catacomba di Santa Lucia. Questi affreschi costituiscono il punto di partenza per la studio della pittura bizantina in Sicilia. Non si conosce il periodo in cui l’oratorio sia stato aperto alle pratiche del culto. Si sa che già nel XVI sec. serviva a nuovi bisogni. Infatti vennero distrutte tre pareti perimetrali per lo scavo di una cisterna. In seguito un lavoro di scrostamento ha riportato alla luce gli affreschi, ma danneggiati.

Gli affreschi bizantini: la parete sud-est

In alto alla parete sud-est sono schierati sei busti di santi dipinti a mezzo busto. Agnello ci descrive le figure dicendo che “sono separate le une dalle altre, non dalla consueta inquadratura a bastone, che è una caratteristica della pittura bizantina, ma da colonne adorne di base e di capitello. Attorno vi sono festoni frangiati che servono ad accrescere l’isolamento delle figure”.  Le figure sono accompagnate da una didascalia epigrafica, resa illeggibile sotto due santi che restano anonimi. Vicino ai Santi Cosma e Damiano, si trova san Marziano che la tradizione indica come protomartire e primo vescovo di Siracusa.

Gli affreschi bizantini: San Marziano

Il Santo è dipinto con il ‘Pallium’ o ‘ Omoforion’ che scende sul petto e ciò esprime la sua dignità vescovile. La mano destra è alzata in atto di benedire alla greca e la sinistra tiene un ‘volumen’ che sono i quattro evangeli. Sopra la tunica ‘interula’ san Marziano indossa una tunica ‘dalmatica’ con le maniche ricadenti.

Santa Elena

La santa è rappresentata con una tunica bianca. Sulla spalla sinistra ha un mantello purpureo tigrato che potrebbe identificarsi con “la clamide imperiale”. Sulla spalla destra l’abbigliamento è ornato da un fermaglio perlato. Santa Elena con la mano destra sorregge un’asta che forse rappresenta una croce. Mentre la sinistra tiene una grande corona imperiale circondata da puntine perlate.

Oratorio di Santa Lucia: figure dei S. Cosma e S. Elena
Oratorio di S. Lucia: i Santi Cosma ed Elena

Santi Cosma e Damiano

I due santi sono simili sia nell’atteggiamento sia nel modo di vestire. La mano destra è sollevata in atto di benedire, mentre nella mano sinistra i due santi stringono un rotolo. Il loro viso è allungato. Dalla loro tunica scende una clamide (mantello corto di lana) che avvolge le spalle.

L’oratorio affrescato anche nella volta

L’oratorio era affrescato anche nella volta, che però soffrì per una picchiettatura effettuata alla scopo ‘di rendere più facile l’adesione all’intonaco’. Quando la volta venne liberata dall’intonaco venne fuori una vasta composizione diversa dalla decorazione delle pareti. Vi si nota una grande croce piena “gemmata” e in centro, inserite alcune figure “chiuse in clipei (scudi metallici dei soldati romani). Il clipeo inferiore è rappresentato dalla Madonna con le braccia in atteggiamento orante. Paolo Orsi ha spiegato quella figura come “il tipo canonico bizantino della prima età aurea, generato dalla pittura bizantina“. Nella parte centrale vi è il Cristo-Redentore, con il volto ovale, con tunica e clamide. La mano destra è benedicente, mentre la mano sinistra sorregge un rotolo.

Oratorio di Santa Lucia: Croce e i quaranta Martiri
Oratorio di Santa Lucia: Croce dove notiamo il Cristo e la Vergine e figure nude forse i quaranta Martiri di Sebaste

Gli affreschi bizantini: particolarità della composizione

La particolarità della composizione dal punto di vista iconografico è rappresentato da un considerevole numero di figure nude con le braccia piegate in preghiera. In questa iconografia si è voluto vedere il martirio dei Santi Quaranta martiri di Sebaste, costretti a gelare in uno stagno ghiacciato e contemporaneamente vuole avere un riferimento alla redenzione che non potrebbe avvenire senza la croce di Cristo. Analizzando il disegno delle figure e il soggetto genuinamente bizantino si può dedurre la data che è del periodo pre-arabo. Ciò fa di questi affreschi le più importanti rappresentazioni della pittura bizantina giunta fino a noi.

Gli affreschi bizantini dell’oratorio di Santa Lucia ultima modifica: 2021-04-15T09:00:00+02:00 da Luisa Itria Santoro

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