Bottega lo Scultore: la lavorazione della pietra locale - itSiracusa

itSiracusa

ARTIGIANATO PASSEGGIANDO

Bottega lo Scultore: la lavorazione della pietra locale

Bottega lo Scultore, realizzazione di manufatti col tufo bianco ph Angela Strano

Bottega lo Scultore: realizzazione di manufatti col tufo bianco ph Angela Strano

Una tipologia di artigianato strettamente collegata col territorio. Una declinazione di manualità e creatività la cui materia prima viene dalla Sicilia sud-orientale. La Bottega lo Scultore, nel centro storico di Noto, è una fucina di realizzazioni identitarie della zona.

Ciò che vi sta alle origini

Simone Spataro e Concetto Levatino sono le anime della Bottega lo Scultore. Tra i due sussiste un’amicizia fraterna, risalente all’infanzia. Entrambi da ragazzini hanno girato lungo le varie botteghe netine di scalpellini storici; hanno osservato e appreso. I due amici si iscrivono alla sezione staccata di Noto dell’Istituto d’Arte di Siracusa, indirizzo restauro e scultura. Si accostano pure agli studi accademici ma poi li interrompono; la strada del restauro è stata quindi seguita come autodidatti.

L’attività di Simone e Concetto va avanti da 15 anni, la Bottega lo Scultore nel tempo ha trovato varie collocazioni. Dal 2012-2013 il lavoro si svolge in via Rocco Pirri, in delle apposite stanze presso la Loggia del Mercato. Entrambi hanno partecipato pure a delle mostre ad Avola, in piazza Madre, ed esposto qualche opera al palazzo comunale di Noto. Inoltre i due scalpellini hanno tenuto qualche estemporanea (scultura dal vivo) sia a Noto che ad Avola.

Bottega lo Scultore, tutto ciò che occorre per le realizzazioni
La parte del laboratorio con l’occorrente per realizzare i manufatti ph Angela Strano

Bottega lo Scultore: come avviene il lavoro

La materia prima adoperata è il tufo bianco di Noto antica e pure di Palazzolo Acreide, estratto dalla cava. Si tratta di una pietra calcarea leggera ma dura e compatta, se ne ricava un blocco grezzo e squadrato. Simone Spataro evidenzia la differenza tra scultura in pietra e le discipline plastiche (argilla, resina). Con la prima, nella modellazione, si toglie poiché si leviga il materiale. Nel secondo caso, invece, quando si modella si aggiunge, in modo da ottenere la forma voluta.

Nella Bottega lo Scultore, prima di lavorare sul blocco di pietra, si realizza rispetto alla creazione desiderata, un bozzetto preliminare su carta. Se la realizzazione finale richiede una particolare precisione, si riproduce un modellino in argilla. Dopodiché si riporta il tutto sul blocco di pietra, il quale gradualmente si sbozza, cioè si leviga. La lavorazione del materiale avviene mediante utensili quali martelli, scalpelli e seghe da tavolo. Si dà luogo così ai volumi preliminari. In seguito alla prima sbozzatura, sussiste la rifinitura della scultura con un’attrezzatura più accurata. In ultimo, una volta terminata la realizzazione, si tutela il manufatto da agenti esterni con degli idrorepellenti di protezione.

Una produzione collegata al territorio
Una produzione artigianale strettamente identitaria del territorio ph Angela Strano

Un mondo creativo da tramandare

Con la loro attività nella Bottega lo Scultore, Simone e Concetto comunicano non solo come si dispiega la loro manualità, ma anche il contesto artigianale che hanno sempre respirato. Una realtà donata dagli antenati e di cui mantenere la memoria nel tempo. Un’arte che si fa amare, per l’armonia e l’equilibrio nelle forme. L’impronta delle creazioni è barocca, come omaggio alla cittadina di Noto; numerosi poi riferimenti alla storia, soprattutto greca. Un laboratorio assolutamente da visitare, profondamente connesso con le dimensioni creativa, manuale, territoriale.

Bottega lo Scultore: la lavorazione della pietra locale ultima modifica: 2022-11-08T11:35:35+01:00 da Angela Strano

Commenti

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top
0
Would love your thoughts, please comment.x