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“Capitale italiana della cultura 2024”, domani la proclamazione: Siracusa tra le finaliste

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Si terrà domani, mercoledì 16 marzo 2022, alle ore 11, nei locali della Sala Spadolini del Collegio Romano a Roma, la procedura di selezione per la “Capitale italiana della cultura 2024”. Il Ministro della cultura, Dario Franceschini, e la Giuria di selezione, guidata da Silvia Calandrelli, presiederanno la proclamazione della città vincitrice. Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno. La città vincitrice riceverà oltre al titolo anche un milione di euro per la realizzazione del progetto sottoposto alla commissione.

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Nella foto la chiesa di San Giovanni alle catacombe a Siracusa. Foto: Riccardo Piccione

La cerimonia di proclamazione sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube del Ministero della cultura. (https://www.youtube.com/Mic_Italia

“Non abbiamo particolari aspettative per l’appuntamento di domani – ha raccontato il sindaco, Francesco Italia -. Ne avevamo molte, però, per arrivare tra le dieci città finaliste. Aspettativa che si è trasformata in realtà. Comunque vada, procederemo nella direzione già tracciata dai progetti che abbiamo individuato. Molte delle attività previste saranno realizzate grazie ai finanziamenti a disposizione. Tra i fondi quelli raccolti tramite la tassa di soggiorno, ma anche il Pnrr, agenda urbana e bando periferie. Ovviamente la vittoria ci permetterebbe una spinta non indifferente, ma il nostro lavoro nell’ambito delle politiche culturali continuerà sperando anche nel coinvolgimento delle nuove generazioni”.

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Nella foto il Tempio di Apollo a Siracusa. Foto: Riccardo Piccione

Aprono le Latomie dei Cappuccini, il Teatro di Verdura, il Museo del Cinema e il Museo della Città

“Entro il 2023 apriremo le Latomie dei Cappuccini e il Teatro di Verdura – ha puntualizzato l’assessore alla Cultura, Fabio Granata -. Tra le aperture anche il Museo del Cinema, il Museo della Città. Attiveremo i camminamenti lungo le mura Dionigiane e saranno valorizzati anche altri siti che diversificheranno la già ricca offerta culturale della nostra città d’Acqua e di Luce”.

“La crescita di eventi nuovi  – ha proseguito – o rilanciati come Nostos, il Premio Vittorini, Ortigia Design ma anche i nuovi circuiti di camminamenti ed eventi lungo le Dionigiane o verso la Tonnara di Santa Panagia o le molteplici attività programmate a Villa Reimann e alla Borgata Santa Lucia e l’apertura di nuovi siti agevoleranno questa direzione che ci porta verso una ricucitura tra centro storico e periferie. Di conseguenza in città saranno presenti sempre più viaggiatori consapevoli e curiosi: gente che si muove lungo tutto l’arco dell’anno e evita accuratamente la folla di luglio e agosto”.

I sostenitori della candidatura a Capitale della cultura

La corsa al titolo della città negli scorsi mesi è stata sostenuta da istituzioni universitarie, imprenditoria, categorie produttive, associazioni e cittadini. Siracusa gode, inoltre, del pieno sostegno alla candidatura da parte di Corinto, Epidauro e della Capitale Europea della Cultura 2023, Eleusi. A supporto di Siracusa anche prestigiose istituzioni culturali come il Museo Galileo, Il Museo Cambellotti, la Quadriennale di Roma. E ancora la Città di Latina, la Città di Naxos e il Distretto culturale del Val di Noto.

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Nella foto il Castello Maniace a Siracusa. Foto: Riccardo Piccione

La candidatura è stata un esempio di felice congiunzione tra tradizione ed innovazione. Tradizione ed innovazione sono state messe in campo anche nella realizzazione del logo. Il marchio, non a caso, rappresenta il volto stilizzato di Aretusa che, attraverso uno sguardo trasformato in QR Code, conduce alla scoperta della città. Nel programma per il 2024 sono previsti 15 interventi infrastrutturali, 11 mostre itineranti, 20 tra festival e eventi di alto profilo culturale. Anche 12 premi nazionali e internazionali, 9 progetti multidisciplinari e l’apertura di 6 nuovi siti espositivi e culturali.

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Il logo progettato per la candidatura. Foto: Comune di Siracusa

La presentazione del 4 marzo

A correre per il podio domani saranno le dieci città finaliste tra le quali, oltre Siracusa, anche Ascoli Piceno, Chioggia (VE), Grosseto, Mesagne (BR), Pesaro. Ma anche Sestri Levante con il Tigullio (GE), Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA), Viareggio (LU) e Vicenza. 

L’appuntamento che ha preceduto la proclamazione è stato quello del 4 marzo. L’audizione ministeriale di presentazione si è tenuta in video conferenza dalla Sala Verde di Palazzo Vermexio. Per l’occasione hanno presentato l’approfondimento del dossier il sindaco, Francesco Italia e l’assessore alla Cultura, Fabio Granata. Tra gli altri anche la docente Monica Centanni, Umberto Croppi di Federcultura. Tra i presenti Luca Introini e Renata Sansone di Civita, Patrizia Maiorca dell’Area Marina protetta del Plemmirio e Marina Valensise della Fondazione Inda. 

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L’audizione sul canale youtube del Mic del 4 marzo. Foto: Mic

Ad aprire la presentazione è stato il sindaco, Francesco Italia, che ha sottolineato il compito della cultura quale “strumento di interconnessione tra popoli e civiltà. Investire in cultura- ha aggiunto- vuol dire investire in pace”.

“Investire in cultura – ha specificato Italia – significa investire in pace perché la cultura è uno strumento di conoscenza. In particolare, conoscenza di ciò che è diverso da te. Il nostro territorio è una dimostrazione della sintesi tra culture, mondi ed epoche differenti. La cattedrale, ad esempio, è uno dei simboli di questa integrazione e di come una cultura abbia accolto l’altra. Ed è anche esempio di quanta bellezza possa nascere dall’integrazione. Solo la conoscenza permette di superare la paura di ciò che è diverso da te. La cultura, di conseguenza, crea ponti di pace”.

Il dossier di Siracusa candidata a “Capitale italiana della cultura 2024”

Il dossier di candidatura nelle fasi precedenti, durate diversi mesi, ha coinvolto tutta la città. La presentazione è stata affidata ad un video di 18 minuti sottoposto alla commissione. A realizzarlo Gabriele Vinci con la voce narrante di Galatea Ranzi. “La scelta di condensare nel video di presentazione realtà del territorio è stata dettata dalla volontà di isolare alcuni elementi  – ha aggiunto Italia – che potessero risultare rappresentativi, seppur non del tutto esaustivi, della città”.

“Il dossier è una sintesi ed una raccolta di tutte le proposte che sono state inoltrate all’amministrazione – ha raccontato il sindaco – alcune delle quali simmetriche con le azioni che sono già state avviate. Le risorse, rispetto a quando è stata presentata la candidatura, sono aumentate. Alcuni bandi ai quali avevamo partecipato hanno avuto esito positivo e così diversi progetti saranno finanziati. Ci sarà un investimento posto a potenziare quello che già c’è, ma anche ad attivare delle novità”. 

“Quest’anno, nello specifico – ha proseguito Italia -, le attività legate ai murales sono state strutturate all’interno di un progetto dal titolo Mimesi e che ha un profondo legame con il territorio e le sue tematiche come la tutela dell’area marina e la sua biodiversità”.

Dal dossier si legge che “l’obiettivo generale della candidatura è la rigenerazione della città. Un miglioramento della qualità della vita, una piena valorizzazione del suo patrimonio che la caratterizzi come città della cultura, della ricerca, dell’innovazione”. 

I tre obiettivi del dossier

Il primo intende “ricucire il rapporto tra centro storico e periferia”. Il secondo obiettivo è “diversificare l’offerta culturale”, valorizzando l’intero perimetro del Parco archeologico lungo i 27 km delle Mura Dionigiane. Il terzo obiettivo è “attivare filiere culturali e creative sul territorio”, stimolando la crescita del capitale umano attraverso l’alta formazione. 

La Città rappresenta già da anni una meta turistica molto ambita – ha detto Granata – e questo ha determinato una crescita esponenziale di ricettività alberghiera ed extra, di servizi dedicati e di offerta enogastronomica. Ma tutto questo ha comportato ovviamente una crescita di pressione antropica specialmente sul centro storico di Ortigia, una crescita che a volte ha assunto declinazioni allarmanti soprattutto nei mesi di luglio ed agosto”. 

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Nella foto piazza Duomo a Siracusa. Foto: Riccardo Piccione

Bisogna, dunque, lavorare molto sulla qualità dell’offerta – ha proseguito l’assessore -. E sulla capacità di far crescere eventi che abbraccino l’intera città e farlo durante l’intero arco dell’anno. Questo lavoro potrà esercitare una grande attrazione non tanto sui turisti legati ai circuito organizzati o all’arrivo delle crociere, ma sui viaggiatori colti e attenti alla qualità dell’offerta che sia ricettiva, ma anche enogastronomica e culturale”. 

“Vogliamo quindi ricucire il rapporto tra centro storico e periferia – ha concluso Granata -, mitigando la distanza tra il centro e le aree della città percepite come periferia dai cittadini e dai viaggiatori. La candidatura interviene su questo tema attraverso una serie di progetti finanziati, alcuni già in itinere, che creeranno connessioni e collegamenti attraverso infrastrutture materiali e immateriali. Azioni che riguarderanno luoghi “eccentrici”, al di fuori dei circuiti consolidati e a corredo delle iniziative culturali realizzate principalmente nell’isola di Ortigia e all’interno del grande Parco Archeologico”.

“Capitale italiana della cultura 2024”, domani la proclamazione: Siracusa tra le finaliste ultima modifica: 2022-03-15T11:34:47+01:00 da Emilia Rossitto

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Julieta B. Mollo

Bene 😃

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