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CHIESE LO SAPEVI CHE

Santuario, una cappella in ricordo dello sbarco di San Paolo

San Paolo

Oggi la chiesa ricorda la conversione di San Paolo. Un santo molto venerato in Sicilia, ma anche nella provincia di Siracusa. Si racconta che arrivò nelle coste siracusane durante il suo pellegrinare per diffondere la parola di Cristo. E proprio per questo che il Santuario della Madonna delle Lacrime gli ha intitolato una cappella. L’inaugurazione di svolgerà oggi, 25 gennaio, con un’importante cerimonia.

San Paolo a Siracusa

Dunque alle 10.30, a conclusione della Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, ci sarà un momento celebrativo. Verrà inaugurata la Cappella dell’Apostolo delle Genti, nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime. La Cappella fa memoria dello sbarco di San Paolo Apostolo a Siracusa. Il racconto viene riportato da San Luca nel Libro biblico degli Atti degli Apostoli al versetto 12 del capitolo 28: “Approdammo a Siracusa, dove rimanemmo tre giorni”.

Foto Tela San Paolo
La tela esposta in Santuario, opera del maestro Orefice. Immagine inviata dal Santuario

Cosa racchiude la cappella su San Paolo

La cappella, realizzata con il contributo dell’Aprotur, presenta anche le foto delle Chiese dedicate a San Paolo in Ortigia, in Solarino e in Palazzolo. Esse ricordano, appunto, i tre giorni che hanno segnato la permanenza dell’Apostolo delle Genti a Siracusa e in Sicilia. Di particolare pregio è la tela (120 cm per 150 cm) dipinta e regalata al Santuario dal Maestro Giorgio Orefice. La tela rappresenta San Paolo mentre – nell’anno 61 d.C. con la spada della Parola di Dio e con la Croce di Gesù Cristo in mano – sbarca a Siracusa. Sullo sfondo si vedono i resti del tempio di Apollo e, alle sue spalle, la facciata della Chiesa che gli sarà dedicata in Ortigia.

L’autore della tela

L’autore del dipinto, Giorgio Orefice, è nato a Siracusa nel 1941, testimone della Lacrimazione della Madonna a Siracusa. Ha vissuto ed operato fra Firenze, Verona, Roma, Milano, Jesi (Ancona). Dal 2003 al 2019 ha vissuto a Lanzarote.  Nel corso degli ultimi 50 anni di attività, Orefice ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Le sue opere sono esposte in diversi musei, gallerie e collezioni pubbliche e private. E ancora le ceramiche di Orefice sono in edifici e monumenti pubblici. Noti critici e mezzi di comunicazione si sono spesso interessati alle sue opere, essendo, fra l’altro, il fondatore (nel 1999) del movimento culturale ed artistico del Frattalismo. Si tratta di un sistema di espressione artistica digitale che utilizza le elaborazioni grafiche con algoritmi.

Nel 1970 gli viene assegnato il Premio Nazionale Viareggio. Nel 1983 partecipa – in rappresentanza dell’Italia in Venezuela – ad una mostra mondiale per i 100 anni della nascita di Simon Bolivar. Molte le opere che ha realizzato: quella dedicata a San Francesco, un’opera in ceramica di 10 metri per 1 di altezza che narra la storia della Porziuncola nell’attuale convento La Pace di Sassoferrato. E poi quelle eseguite a Lanzarote (Isole Canarie, Spagna) e cioè due via crucis dipinte sulla pietra lava con smalto e fuoco per le chiese di Yaiza e Playa Blanca.

Immagine di copertina Valentin de Boulogne o Nicolas Tournier, San Paolo che scrive le sue lettere, XVI secolo circa, Blaffer Foundation Collection, Houston. Valentin de Boulogne – Blaffer Foundation Collection, Houston, TX Pubblico dominio

Santuario, una cappella in ricordo dello sbarco di San Paolo ultima modifica: 2022-01-25T09:00:00+01:00 da Federica Puglisi

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