La chiesa di Santa Maria della Concezione è un capolavoro del 1300. Chiamata anche Santa Maria delle Monache edificata con le elemosine dei fedeli alla fine del 1300. Il monastero e l’annessa chiesa, sotto il titolo dell’Immacolata Concezione, erano uno degli edifici conventuali più grandi, ricchi e importanti di Siracusa.
La Chiesa di Santa Maria e lo splendore in età barocca
Il suo massimo splendore lo raggiunse in età barocca. In età moderna perse parte della bellezza della costruzione, cercando invano di non perdere il suo antico splendore. Un’unica navata è affiancata da diverse cappelle per lato. Il soffitto presenta una volta a botte al cui centro è possibile ammirare alcuni affreschi. Si possono vedere raffigurati Santa Maria e gli Angeli ad opera del maestro Sebastiano Monaco (1786). La bella chiesa conserva, non solo la pregevolissima struttura architettonica, le numerose opere artistiche dell’interno, gli arredi e lo splendido pavimento in ceramica di Caltagirone.
La Chiesa di Santa Maria della Concezione e la finestra di clausura
La finestra di Clausura e il bellissimo coro delle Monache del 1703 che sovrasta l’ingresso sono di notevole spessore. Il Monastero fu trasformato, tra il 1869 e il 1878, in palazzo della Prefettura e quindi sono distrutte le tracce della sua esistenza. Dal XV secolo vi si conservava il “Bussolo” che serviva per l’elezione degli Uffici Urbani e le reliquie di Santa Lucia che venivano portate in processione.
Il terremoto del 1693
Nel 1651 la costruzione rifabbricata e consacrata il 17 marzo del 1658 mentre il Monastero fu riedificato nel 1660. Durante il terremoto del 1693 parte della Chiesa e del Monastero subivano crolli al campanile e alla sacrestia, pertanto le claustrali dovettero trovare alloggio nel Palazzo Vescovile.
L’opera di ricostruzione
Nel 1703 iniziò l’opera di ricostruzione dietro l’accordo stipulato tra le monache committenti e l’Almirana imprenditore. L’opera doveva essere eseguita secondo l’originario disegno di Michelangelo Bonamici. La legge di soppressione dei religiosi (1866-1867) abolì il Monastero di Santa Maria. Quest’ultimo passò di proprietà della Provincia con modifiche strutturali e architettoniche del tutto diverse da quelle originarie.
Il Palazzo della Prefettura
Nel 1870 si fabbricherà il Palazzo della Prefettura a spese della provincia facendo l’ingresso dalla parte di Via Maestranza. Grazie alle suppliche del clero al Sindaco e al Prefetto, la Chiesa affidata alla Congregazione dei Sacerdoti affinché rimanesse aperta al culto. E così fu anche dopo l’Unità d’Italia. Attualmente la Chiesa restaurata grazie ai lavori della sovrintendenza. Lavori che hanno portato a compimento il restauro durato quattro anni e ripristinato il suo splendore.
Orari di apertura
Da lunedì a sabato, ore 18.00 – 22.00
Tariffe
Visita libera: € 1.00
Visita guidata: € 3.00