Un luogo di notevole interesse storico e una tappa per chi vuole immergersi in uno spazio ricco di storia, cultura e arte è la biblioteca comunale di Siracusa. La sua storia è molto antica. La biblioteca venne aperta nel 1867 in seguito alla promulgazione delle leggi del Regno del 7 luglio 1866 e del 15 agosto 1867 che diedero fine al potere temporale della Chiesa. La sede in quel tempo era in piazza Duomo in un locale vicino all’ospedale Fatebenefratelli oggi sede della Soprintendenza ai Beni culturali. L’enorme patrimonio librario proviene dai conventi del siracusano. Una parte del fondo era appartenuta alla Biblioteca dell’Antica Università dei Gesuiti. Confluirono nel fondo della biblioteca comunale anche alcune raccolte del Consiglio Agrario e dell’ex Gabinetto di Storia letteraria.
Patrimonio dell’ex Gabinetto di Storia letteraria
Nel 1948, grazie al direttore Strano e al vicedirettore Malfitano, si inaugurò una importantissima mostra di “cinquecentine, incunaboli (primi prodotti tipografici) e manoscritti. Durante la mostra fu possibile ammirare le prime edizioni del “Codex” e dei “Digesta” di Giustiniano. Vennero esposte anche alcune opere di Archimede di botanica, applicata alla medicina, dipinte a mano. Manoscritti del ‘500 e del ‘600, di argomenti vari quali la teologia, filosofia aristotelica, diritto, scienze matematiche erano esposte assieme alle edizioni cinquecentine di Bibbie stampate in Germania ed opere di Petrarca.
La biblioteca comunale oggi
A 150 anni dalla sua istituzione la biblioteca comunale di Siracusa è un luogo di alta cultura libraria. Rappresenta una biblioteca storica, ma anche una biblioteca moderna di cultura generale. Importanti sono i privilegi e le consuetudini di Siracusa del 1429 di Guglielmo Perno. Egli giudice alla “Camera Reginale” che svolse la sua attività professionale tra Siracusa e Palermo. La sua produzione scientifica fortunatamente è giunta fino ai nostri giorni.
Il Perno
Perno stesso ci presenta la sua opera distinta in tre volumina: i consilia, discussi alla luce della normativa di diritto comune e di diritto consuetudinario siciliano. I pareri e trattatelli su argomenti feudali; e i lavori esegetici sulle consuetudini delle città siciliane. Il volumen consiliorum di Perno risulta di fondamentale interesse per la conoscenza della cultura giuridica isolana nel XV secolo. Dal 1971 la biblioteca è stata trasferita in via dei Santi Coronati dove si trova la sua attuale sede.
I tesori della Biblioteca comunale
Il fermento culturale nazionale postunitario che riguardò l’Italia alla fine del secolo XIX è alla base della nascita della biblioteca di Siracusa. Infatti il patrimonio bibliografico venne incrementato acquisendo i libri delle corporazioni religiose soppresse dallo Stato. Da alcuni fondi è stato possibile ricostruire alcuni aspetti della cultura e della mentalità siracusana grazie anche all’analisi degli ex libris. Gli ex libris erano spesso adorni di fregi e simboli, che si applicavano all’interno della copertina o al foglio di guardia di un libro per provarne la proprietà.
L’appartenenza dei libri a personalità importanti
Importanti sono anche quelle parole di appartenenza a persona di cultura siracusana riportate sui frontespizi. Marco Goracci scrisse che “edizioni e titoli considerati alla luce delle personalità che le acquisirono e le studiarono offrono un punto di vista privilegiato per qualsiasi studio che affronti le vicende culturali siracusane. Intellettuali ed eruditi, circoli culturali, istituzioni religiose, pur allineati con il loro tempo, mostrano tendenze e gusti di natura molto meno scontata di quanto imponga la loro appartenenza storica e la loro estrazione”.
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