Noto, una perla del Barocco nel Siracusano - itSiracusa

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Noto, una perla del Barocco nel Siracusano

Noto, gioiello del barocco nella Sicilia sud-orientale

Noto, gioiello del barocco nella Sicilia sud-orientale

Un paese conosciuto ad ampio raggio per i suoi edifici sontuosi. Luogo che spicca nel siracusano. Noto costituisce un gioiello della Sicilia sud-orientale. Tra arte, storia e natura, si tratta una località che rievoca fascino e suggestione.

Geografia fisica e origine del nome

Noto si trova ai piedi dei monti Iblei e presenta un territorio in prevalenza collinare. Costituisce il comune più grande della Sicilia e il quarto d’Italia; questo perché vi sono numerose frazioni. Le coste sono basse e sabbiose; la vegetazione tipica è la macchia mediterranea. Vi sono inoltre diversi corsi d’acqua che scorrono lungo il territorio, tra cui l’Asinaro, che attraversa sia la parte antica che quella nuova della città.

Rispetto all’origine del nome, si riscontrano varie ipotesi. Alcune fonti sostengono che il toponimo derivi dalla denominazione preellenica Neas; altre invece dall’arabo Nutus. Gli archivi medievali si riferiscono alla cittadina con le forme Noteo, Nothi, Notha. Da qui deriva il nome degli abitanti netini.

Noto, sala degli specchi. Stanza peculiare al Palazzo Ducezio
Sala degli specchi, stanza di rappresentanza all’interno del Palazzo Ducezio ph: Angela Strano

Storia netina

Noto antica sorgeva a 8 km a nord dell’attuale centro abitato, sul monte Alveria. Qui avvennero i primi insediamenti umani, risalenti, secondo i ritrovamenti, all’Età del Bronzo (2200-1450 a.C.). Le fonti storiche affermano che Ducezio (V secolo a.C.) avrebbe difeso la città delle incursioni greche. Durante la tirannia di Gelone II, Noto divenne colonia di Siracusa (263 a.C.). In seguito (213 a.C.) la cittadina fu alleata di Roma. Durante la dominazione bizantina (VI secolo d.C.) Noto conobbe un periodo fiorente a livello artistico, con la realizzazione di varie architetture religiose. Ai Bizantini succedettero gli Arabi (IX-X secolo) che portarono importanti innovazioni in campo agricolo, commerciale e industriale. Nel corso dei secoli a Noto cresceva una comunità ebraica.

Nel XI secolo si passò all’occupazione sveva e poi, dal XIII secolo e per diverso tempo, vi fu la dominazione aragonese. Quest’ultima fece accrescere il prestigio artistico di Noto, nonostante le lotte interne per ambire al potere. Soprattutto nel 1400 vi furono importanti innovazioni culturali, con l’emersione di importanti personalità nella letteratura e nella scienza. Diversi fattori, però, mettevano a dura prova Noto, anzitutto le pestilenze e le carestie che si susseguivano. Ma ciò che devastò la cittadina fu il terremoto del 1693. Esso rase al suolo ciò che oggi è chiamata la Noto antica. varie personalità (ingegneri, architetti, matematici, scalpellini) intervennero nella ricostruzione della cittadina. Questa avvenne a 8 km dal sito oramai distrutto; fu un’impresa titanica. Si fece del nuovo paese un capolavoro del Barocco.

Nel XIX secolo Noto divenne capoluogo di provincia, titolo che poi passò a Siracusa. Il paese era al centro dei moti risorgimentali. Per gran parte del Novecento la cittadina riscontrò forti flussi migratori e una sensibile ripresa economica negli ultimi decenni grazie al turismo.

Noto, passeggiando tra le vie della cittadina
Tra Barocco e strade tipicamente siciliane ph: Angela Strano

Tutto ciò che suscita splendore a Noto

La cittadina presenta un assetto urbanistico che rievoca aspetti scenografici. Gli edifici barocchi si amalgamano molto bene con le costruzioni più semplici. Piazze e scalinate danno l’impressione di ritrovarsi in un set cinematografico. La cattedrale netina (s. Nicolò) si erge su un’ampia scalinata di fronte il municipio, in tutta la sua maestosità. la costruzione avvenne tra il 1694 e il 1703. Palazzo Ducezio, sede del municipio, realizzato su ispirazione di edifici francesi. Noto è un paese da cui si può scorgere lo stile barocco in qualunque angolazione. Una cittadina realizzata a misura di questa pomposa forma d’arte. Ciò rende Noto un gioiello del barocco siciliano.

Noto, una perla del Barocco nel Siracusano ultima modifica: 2021-06-24T09:00:00+02:00 da Angela Strano

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Bello!

Julieta B. Mollo

Che bello!

[…] un lavoro che gli reca gratificazione. Cesare Bellassai è un designer e illustratore di Noto che ha espanso i suoi orizzonti in varie parti del […]

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