Autoritario, incorruttibile, elegante nella falcata e protagonista sul rettangolo di gioco per oltre vent’anni in campo nazionale ed anche internazionale. Fu “testimonial” della sua città in giro per il mondo. Vi raccontiamo la storia di Concetto Lo Bello.
Concetto Lo Bello, in Serie A oltre 328 partite arbitrate: è record
Nato a Siracusa il 13 maggio del 1924. La sua prima partita nel massimo campionato di calcio italiano risale al 1954 mentre l’ultima nel 1975. Detiene il record di gare arbitrate: ben 328.
La gara con i supporter a bordo campo e il tifoso “accompagnato” fuori, aneddoti su Concetto Lo Bello
Tanti gli aneddoti che riguardano la “giacchetta nera” siracusana. In un Napoli-Juventus Lo Bello acconsentì a continuare la partita nonostante il pubblico partenopeo avesse divelto i cancelli e si fosse diretto a bordo campo. Il direttore di gara fece proseguire la sfida con i sostenitori che furono sistemati a ridosso del terreno di gioco. In un’altra partita prese sotto braccio un tifoso entrato in campo e con forza lo consegnò alla sicurezza dello stadio.
Il primo ad “aprire” alla moviola
In un suo intervento alla “Domenica Sportiva”, storica trasmissione della Rai, ammise di aver sbagliato a non concedere un calcio di rigore in un Milan-Juventus del ‘72.
L’impegno per la sua Siracusa e la nascita della “Cittadella dello Sport”
“Don Concetto” fu eletto alla Camera dei deputati rimanendo in carica per quattro legislature e per un breve periodo fu sindaco della città. Siracusa grazie al suo interesse, ebbe la possibilità di dotarsi, a partire dagli anni ’60, di un impianto sportivo all’ avanguardia per quel periodo: nacque così, la Cittadella dello Sport che porta il suo nome. Lo Bello dopo aver lasciato il mondo arbitrale infatti divenne presidente della federazione di pallamano e ci rimase fino alla sua morte avvenuta nel 1991. Durante la sua presidenza la disciplina sportiva iniziò a spiccare il volo: non solo per le squadre di club ma anche per le Nazionali. Ebbe inoltre un rapporto particolare con la pallanuoto, disciplina a cui era particolarmente legato. Nel lontano ’52 fu infatti uno dei fondatori della squadra dell’Ortigia che in questi ultimi anni sta regalando tante soddisfazioni ai tifosi bianco-verdi.
Il passaggio del testimone al figlio Rosario
A seguire le orme del padre illustre fu il figlio Rosario che arbitrò in Serie A da metà degli anni ’70 fino al ’92. E’ stato anche lui un direttore di gara internazionale.
